Una costa in movimento

Consigli
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  • salvaguardare la mobilità naturale della riva
  • favorire lo scambio ecologico tra mare, costa ed entroterra
  • chiusura e trasformazione dei lungomari, laddove possibile, in percorsi naturalistici
  • demolizione delle strutture balneari fatiscenti
  • localizzazione più arretrata dei lidi rispetto alla linea di costa con il recupero di gran parte della spiaggia e modalità di fruizione e di accesso alternativi a quelli carrabili
  • realizzazione di attrezzature per la balneazione a impatto zero, che comprendano l’autosufficienza energetica, la chiusura del ciclo dell’acqua attraverso la raccolta e il riuso, l’uso di materiali ecocompatibili, la realizzazione di attrezzature temporanee facilmente smontabili nei periodi invernali per permettere alle specie e agli agenti naturali di fare il loro naturale sviluppo
  • coltivare la prateria di posidonia oceanica per ricostruire il sistema naturale duna-retroduna-area umida-macchia-bosco
  • usare leggere passerelle rialzate per attraversare le dune evitando il calpestio della vegetazione, consentendo così il naturale processo di colonizzazione della sabbia
  • ridurre il numero dei lidi privati e lasciare più spazio alla spiaggia libera con aumento degli accessi dalla litoranea alla spiaggia libera
  • lasciar espandere la naturalità lungo la costa
  • riutilizzo dei pennelli realizzati in massi di pietra a San Cataldo al fine di poter consentire l’ampliamento e dunque la successiva fruizione di nuove aree demaniali
  • spiagge attrezzate per i disabili
  • all’offerta attuale di stabilimenti balneari (esempio a Frigole) affiancare un altro tipo di fruizione del litorale non edificato, estesa a tutto l’anno solare, valorizzandone l’aspetto naturalistico e paesaggistico, e immaginando una forte integrazione tra l’esteso litorale e le aree retro costiere caratterizzate da una diffusa naturalità
  • supporto infrastrutturale alla piccola flottiglia peschereccia di Frigole, L’approdo attuale è insufficiente e occasionale, privo di servizi efficienti, non è facile il rifornimento di acqua ed energia elettrica per non parlare di quello di carburante. Si dovrebbe pertanto prevedere anche la sistemazione dell’approdo esistente sia dal punto di vista strutturale che logistico.

Associazione Laboratorio Urbano Aperto (LUA)

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