Torre Chianca, Via dei Lillà – presso campetto sportivo

Incontro con le comunità di Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda

 

Questo appuntamento ha avuto come principali interlocutori gli abitanti delle Marine di Torre Chianca, Spiaggia Bella e Torre Rinalda.

È stato l’incontro più animato perché queste tre marine sono quelle che hanno più sofferto in questi anni la carenza di progetti pubblici – ha dichiarato l’assessore Migliettai cittadini hanno espresso l’esigenza di veder soddisfatti bisogni primari come la possibilità di poter passeggiare o la sicurezza dell’abitare e a questo come amministrazione ci sentiamo di dover dare risposte. Ma, nonostante il risentimento nei confronti del mancato intervento pubblico, è stata straordinaria la carica propositiva della comunità e la voglia di cambiamento che ha espresso. Ringrazio davvero le associazioni e i cittadini che hanno partecipato, in particolare i più giovani. Una energia che dobbiamo riuscire a mettere a frutto, a beneficio di quei luoghi abitati soprattutto d’estate ma nei quali anche d’inverno è presente una comunità di residenti che merita rispetto. La linea che seguiremo sarà quella dell’equilibrio sostenibile tra le esigenze di chi abita e quelle dei cicli ambientali.

Hanno partecipato all’incontro oltre all’assessore all’Urbanistica Rita Miglietta il vicesindaco Alessandro Delli Noci e l’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo Paolo Foresio.

Qui i cittadini sono arrivati con progetti alla mano, idee invitando gli amministratori a seguirli in un percorso vivace, denso di proposte e auspici.
Siamo nella zona più a nord del territorio di Lecce. Un territorio ricchissimo di potenzialità ambientali e culturali come il bacino dell’Idume e il Parco Naturale di Rauccio, le Torri costiere, la Casa del pescatore e una spiaggia la cui sabbia bianca e fine è fra le più belle della costa. Un territorio però, anche ferito dall’urbanizzazione disordinata, dai fenomeni frequenti di abbandono di rifiuti, dalla mancanza di servizi e di spazi di socializzazione e dalla grave erosione costiera.

Tutti, tanti i temi emersi nel corso dell’incontro.

La discussione è stata introdotta dall’architetto Francesco Baratti, in qualità di consulente del Comune.

Egli ha esposto gli obiettivi che il Bando sulla Rigenerazione, pubblicato dalla Regione Puglia, si propone di attivare:

– diminuire i consumi energetici,

– migliorare la mobilità sostenibile,

– incrementare il potenziale di fruizione turistica delle aree naturali,

– ridurre il rischio idrogeologico,

– migliorare la qualità dei corpi idrici,

– aumentare la legalità,

– prevedere azioni e interventi che contribuiscano all’inclusione sociale alla lotta alla povertà.

Non si potranno certo accontentare tutte le aspettative proposte dal territorio, ma certamente questo lavoro avviato di condivisione e partecipazione, se portato avanti nel tempo, potrebbe portare a quel cambiamento che è in animo di tutti.

Perché i progetti hanno le gambe corte se non sono condivisi con le comunità che vivono i luoghi.

E’ in questo rinnovato patto di fiducia con la nuova Amministrazione Comunale che gli abitanti di questi territori ripongono le loro speranze per un futuro più dignitoso e migliore.

 

Il primo intervento è stato quello dell’Associazione Marina di Torre Chianca, a parlare sono Francesca e Raffaele.
L’attenzione è stata posta in primo luogo sul problema dell’erosione costiera che in questi anni sta compromettendo tutto il litorale.
A seguire hanno chiesto che le marine siano dotate di marciapiedi, di viali alberati, di aree verdi dotate di arredi urbani (panchine, cestini, illuminazione ecc.) con l’attenzione ai diversamente abili. Ma, non solo, in un territorio in cui è mancata qualsiasi attenzione dell’amministrazione pubblica chiedono che siano creati dei centri di aggregazione e dei luoghi dove ritrovarsi.
Poi, le proposte sono state quelle di creare uno scalo di alaggio a Torre Chianca e di istituire un mercato settimanale dove acquistare i prodotti locali. E, ancora, che siano recuperate Torre Chianca e la Casa del Pescatore, sia attivata la manutenzione dei canali. Da ultimo sia chiusa via Marebello.

Loredana e Marisa della Proloco di Torre Chianca hanno parlato del Bacino dell’Idume, delle dune e degli accessi alla spiaggia libera. Poi hanno proposto un percorso che colleghi tutte le marine e, che Piazza Paradiso sia ripensata come una vera piazza. Nel loro discorso hanno sottolineato fra gli altri il problema dei rifiuti e la necessità di dotarsi anche di un’isola ecologica.

Davide Solari è intervenuto invece sulla necessità che le marine si dotino di luoghi di ritrovo, di aggregazione. In quanto, non è possibile che all’intrattenimento diurno non faccia seguito la possibilità di fare anche una semplice passeggiata, ritrovarsi in un luogo pubblico, sentire della musica, e qualunque altro svago che una marina dovrebbe offrire.
La sua proposta è di ristrutturare Piazza Paradiso.

Lorena Perlangeli ritorna sul tema del recupero della Torre e della Casa del Pescatore. In quest’ultimo immobile ristrutturato si potrebbe allestire un piccolo Museo del Mare o tenere dei laboratori didattici.
La sua visione è più ampia, l’area su cui insistono i due beni potrebbe essere attrezzata, pavimentata e dotata di panchine e altro. Mentre sui terreni intorno si potrebbe dare la concessione per aprire dei chioschi bar con tavolini. E, ancora più in là prevedere, laddove i terreni sono abbandonati, un’area camper.
Il tema è sempre quello di migliorare la vivibilità delle Marine, ma con idee ben chiare.

Per Giuseppe le priorità sono i rifiuti abbandonati che invadono il territorio e che un’isola ecologica potrebbe aiutare a gestire.
Poi il verde, dotare le marine di alberi.

Fernando Grasso immagina di risanare tutte quelle zone abbandonate che inframmezzano l’abitato.

Il sig. Armillis sottolinea la necessità di dotare la marina di un lungomare, con del verde pubblico e dei marciapiedi. Migliorare le strade e i collegamenti pubblici con la città e le altre marine.
Scendendo nel particolare egli denuncia la pericolosità di via Ionio.

Enrico Manno di Spiaggiabella è molto critico. Guardando al passato e alle poche risorse impegnate dal Comune di Lecce per il litorale, suggerisce di cedere Torre Chianca, Spiaggiabella e Torre Rinalda a Surbo.
Non solo, egli toglierebbe il litorale dal Parco.

Luigi De Luca ai temi già aperti aggiunge quello delle alghe che invadono la costa, degli animali quali topi e zanzare che affliggono la zona. E, denuncia l’assenza di servizi e della fogna in particolare.

E’ la volta di Luisa Visentin di Iesolo che villeggia da anni a Torre Chianca. Rivendica a fronte di un mare bellissimo l’assenza dei servizi base che qualunque località balneare deve offrire, dalla pulizia ai rifiuti i marciapiedi e i parcheggi, nonché la sistemazione degli accessi al mare. E, poi la presenza dei Vigili Urbani, che non devono essere presenti solo per mettere le multe ma per governare un popolo di indisciplinati qual è il nostro che non si fa cura di occupare l’accesso di un villino per parcheggiare, creando seri problemi ai proprietari che magari devono entrare e/o uscire da casa.

Antonella chiede che la zona sia servita da WI-FI e che Piazza Paradiso diventi un luogo di incontro.

Ecco che interviene Fiorello Paladini, che con la gamba tesa, fra l’ironico e il faceto, riuscendo peraltro anche a farci sorridere dei nostri guai, elenca tutte le manchevolezze delle marine: la presenza dei Vigili Urbani, i rifiuti e l’incuranza di chi ci vive e di chi dovrebbe occuparsene, la toponomastica delle vie, e il vuoto a perdere che è l’assenza dei servizi e delle infrastrutture.

Federico Caracciolo è un giovane laureato in Pianificazione del Territorio. La sua proposta è quella di lavorare sulla percezione anche di quel territorio, la campagna, che sta fra la città e la costa e che collega Lecce al suo mare.

Enrico Perrone plaude l’iniziativa dell’Amministrazione e sottolinea la necessità di favorire gli incontri coi cittadini.

Mentre, Francesco Caracciolo pone l’attenzione sulla necessità di infrastrutturare meglio il territorio e trovare aree parcheggio, che liberino così dalle auto lo spazio a ridosso delle dune. Una possibilità potrebbe essere quella di reperire aree espropriando i lotti liberi.
Per quanto riguarda la viabilità la sua proposta è quella di permettere sulle strade strette la percorribilità a 10 Km/h solo ai residenti. Infine sarebbe bene promuovere le costruzioni ecosostenibili e valorizzare i bacini e il paesaggio in generale.

Massimiliano Cretì, in qualità di presidente della Proloco di Spiaggiabella, www.spiaggiabella.com, parla a nome dei sui abitanti.
Il suo intervento guarda ai giovani e meno giovani e alla mancanza di luoghi di aggregazione che permettano di vivacizzare con attività di vario genere queste marine che al di là del mare non offrono niente. Tanto che grande e appassionato è stato lo sforzo della proloco nell’organizzare per l’estate un programma di serate di intrattenimento alla marina.
Massimiliano parla anche del progetto che ha presentato al Prefetto nel marzo 2017. La Pro Loco ha redatto questo dedicato alle marine di Torre Rinalda, Spiaggiabella e Torre Chianca, relativo alla video sorveglianza del territorio per la tutela e l’ incolumità dei cittadini, la prevenzione degli incendi, la prevenzione di furti nelle abitazioni e la sorveglianza di tutto ciò di illecito che può arrivare via mare.
Poi propone la realizzazione di bagni pubblici, di passerelle di accesso alle spiagge e un lungolago attrezzato con palafitte che magari permettano la sistemazione di strutture come bar, ristoranti, ecc.

Giovanni Mariano, sempre di Spiaggiabella, continua con la necessità di avere dei Vigili Urbani in servizio sulle marine.

Così Raffaele chiede di concentrarsi sul problema dei parcheggi e delle aree da individuare per realizzarli, e di porre attenzione alla salvaguardia della biodiversità e alla necessità di adottare provvedimenti per meglio disciplinare gli accessi  al mare.

Poi è la volta di Giovanni D’Amato. Egli ha un’azienda agricola nei pressi di Rauccio. Al Parco chiede di approvare il piano di gestione che permetterebbe di allargare la maglia dei vincoli che la legge sui parchi impone.
Parla di orti urbani e di come sarebbe felice se si avviasse un percorso che portasse alla realizzazione di questi.

Tommaso Elia è un geologo, appassionato della sua materia e della sua terra. Egli ha brevettato un progetto di frangiflutti che potrebbe mitigare l’erosione della costa e comportare il ripascimento delle spiagge. A fronte dei pennelli disposti ortogonalmente alla linea di costa, che si sono rilevati un problema invece che una soluzione, egli propone un sistema di piloni in cemento armato che posto parallelamente alla linea di costa entro i 300 metri, e sottomarino, potrebbe riportare la sabbia a riva senza essere di impatto visivo.

Infine, Alessandra Locorotondo chiede servizi e sicurezza, strade asfaltate e porzioni di spiagge libere accessibili ai cani e attrezzate anche per loro.

I lavori si sono conclusi in tarda serata.

Abbiamo qui cercato di riassumere gli interventi che con attenzione abbiamo ascoltato. Sicuramente questo report non è esaustivo ma vuole essere tempestivo, ci scusiamo quindi per quello che è stato involontariamente trascurato.

Grazie a tutti.