Frigole, Piazza Bertacchi

Sintesi del primo incontro del percorso di partecipazione

 

Grande partecipazione al primo incontro di “Lecce è il suo mare”, oltre 150 persone hanno affollato l’area all’aperto del Centro Sociale di Frigole.
Tanti cittadini, abitanti, rappresentanti di associazioni, professionisti, imprenditori, politici e funzionari, venuti per ascoltare, portare la propria presenza e voce, ma soprattutto a far sapere di esserci e a dimostrare che i cittadini possono tornare attivi in un rinnovato patto di fiducia con la nuova Amministrazione Comunale.
Dopo il saluto del Sindaco Carlo Salvemini, hanno introdotto la discussione l’Assessore alle politiche urbanistiche e strategiche, l’architetto Rita Miglietta, l’architetto Francesco Baratti e l’ingegnere Luisella Guerrieri in qualità di consulenti del Comune.

Sono stati prima di tutto illustrati gli obiettivi tematici del Bando sulla Rigenerazione, pubblicato dalla Regione Puglia, dando la cornice entro la quale la discussione e l’interazione dovesse avvenire.
Valentina Battaglini e Mauro Lazzari per la LUA, l’associazione che ha seguito la redazione del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana per la precedente amministrazione hanno aperto gli interventi. Si è ragionato sul lavoro svolto, i seminari realizzati sul Terzo Paesaggio e le modalità di condivisione dei temi contenuti nel Documento.

Da li in poi tanti gli interventi dei cittadini, degli imprenditori e dei professionisti: segnalazioni, bisogni, desideri. Alessio Rotisciani. Corposo nella sua esposizione, ha messo sul tavolo diversi temi: accorciare le distanze fra Lecce e le sue Marine, facendo un buon marketing territoriale; potenziare l’uso delle energie alternative come quello delle biomasse spiaggiate (le alghe che si accumulano sulle nostre spiagge potrebbero essere riutilizzate ai fini energetici) e l’autoproduzione di energia con il mini eolico.

Poi, Marco Bernardini ha posto l’attenzione sulle aree naturali presenti lungo la fascia costiera e sull’importanza che queste siano gestite da persone competenti per migliorarne la fruizione e valorizzazione.

Maria Gatto ha suggerito di investire sulla mobilità dolce, le ciclovie e le pedovie e di avviare un censimento dei beni culturali del territorio, che sono tanti e ancora ignorati – come ad esempio il frantoio ipogeo della Masseria San Giuseppe o i tratti di acciottolato medioevale conosciuti solo a pochi.

Ernesto Mola ha sottolineato come lo sviluppo dell’intero territorio leccese deve tener conto delle marine, e guardare alle marine come ad un quartiere, il quartiere litorale. Fra le azioni proposte il potenziamento della pastorizia per ridurre gli incendi.

Il Sig. De Luca ha chiesto maggiori servizi. A Spiaggia Bella non c’è una farmacia né un pronto intervento.
La discussione continua con la richiesta di un miglioramento della raccolta differenziata, di un sistema fognario che è in cantiere ma non è stato ancora approntato, la necessità di interventi per combattere l’erosione della costa e lo spiaggiamento delle alghe.

Alessio e Walter, due ragazzi di un’associazione che gestisce una scuola di kite surf, hanno portato l’attenzione sulla necessità di riqualificare i luoghi di aggregazione o inventarsene nuovi e su come questa operazione porterebbe generare occupazione e nuovi investimenti nell’ambito dello sport e non solo. Hanno poi sottolineato l’importanza di prevedere un progetto di riqualificazione e riutilizzo di Acquatina facendo anche riferimento a esperienze positive già realizzate in altri territori.

Il parroco Don Raffaele Bruno ha chiesto interventi e investimenti che diano più valore alle persone, perché legalità vuol dire partecipazione e conoscenza. Molto appassionato il suo ricordo di Federico Libertini, personaggio illustre che alla fine del 1800 per le marine leccesi (Frigole in particolare) ha fatto tanto e che andrebbe rivalutato da un punto di vista storico e culturale.
L’architetto Baratti, sulla scia dell’intervento di Don Raffaele, ha sottolineato come un’azione con cui si potrebbe affrontare i temi dell’occupazione e della legalità potrebbe essere quella di mettere a reddito i beni confiscati alla mafia che ricadono sul territorio. Per esempio dandoli in gestione a cooperative di giovani.

A seguire, il contributo di Gabriele Molendini, capogruppo di Lecce Città Pubblica, e residente a Case Simini.
Egli ha sottolineato come la vocazione di questo territorio possa essere sostenuta da un’economia verde, creando percorsi di trekking che colleghino le varie aree naturali e valorizzando l’immensa ricchezza naturale del litorale. Così da attivare un turismo rurale, sensibile e rispettoso del paesaggio, che garantisca un nuovo sistema economico all’intera area.

Antonio Cazzato, della Lega Navale, ha chiesto il recupero del porticciolo di Frigole, reso impraticabile dal fondale basso a causa dell’insabbiamento e dell’accumularsi delle alghe.
I lavori di ristrutturazione che permetterebbero la fruizione dello spazio marino ormai sono necessari e improcrastinabili. Tuttavia non è di interventi casuali che ha bisogno la marina ma di una riqualificazione che guardi ad un progetto più ambizioso e strutturato.

Cosimo Tafuro parla a nome di una rete di imprenditori del nord Salento che hanno da poco costituito la prima rete d’imprese nel settore turistico di questo territorio: Terre di Cerrate.
L’idea è nata dall’esigenza di migliorare le condizioni del paesaggio in cui sono inserite queste aziende masserie e aziende agricole. In un momento come questo in cui l’emergenza xylella afflige la nostra agricoltura è bene mettere in campo il tema dell’agricoltura intesa anche come paesaggio.

Salvatore invece è arrabbiato. Da anni si parla di portare l’acqua a 35 famiglie di Frigole. Si auspica che questa nuova amministrazione riesca in quello che le precedenti non sono riuscite a risolvere.

Rosario Gatto chiede di coinvolgere i bambini nei processi di partecipazione. Con occhi diversi la progettazione potrebbe sorprenderci!

Infine, Maria Grazia Casalino che ha messo in evidenza la mancanza di servizi essenziali facendo riferimento agli allagamenti presso Torre Chianca specie nel periodo invernale, chiedendo di lavorare per una migliore qualità della vita. Ha poi sottolineato come il mare sia una risorsa anche terapeutica.

Ha chiuso la sessione di lavoro il Vicesindaco Alessandro Delli Noci che, ringraziando tutti per la partecipazione, ha invitato la cittadinanza ad avere un rapporto più vicino con l’Amministrazione.
Portando i propri contributi, le proprie idee e proposte al Palazzo di Città, si potrà riannodare un rinnovato rapporto di fiducia e raggiungere gli obiettivi che ci auspichiamo.
Un suo obiettivo: che le Marine siano, in un futuro da costruire insieme, un quartiere di Lecce.

*29/08/17 – Questa sintesi non può essere considerata esaustiva nella descrizione del clima positivo che si è respirato come nel riportare le proposte, le critiche e le istanze degli intervenuti. Ci scusiamo se dovessero essere stati omessi alcuni passaggi giudicati importanti dagli interessati. Con questo report abbiamo voluto in modo sintetico rappresentare l’alto livello degli interventi che sono stati fatti.

foto di Claudia De Blasi