Sud Est Indipendente

Sud Est Indipendente è un festival nato dall’esperienza accumulata negli anni dalla cooperativa CoolClub che ha portato nella provincia di Lecce le sonorità più interessanti della musica italiana e internazionale. Fin dalla sua nascita, nel 2006, il SEI ha dichiarato la sua vocazione a scegliere artisti eterogenei, emergenti, internazionali, con particolare attenzione alle realtà giovanili. [...]

Sud Est Indipendente è un festival nato dall’esperienza accumulata negli anni dalla cooperativa CoolClub che ha portato nella provincia di Lecce le sonorità più interessanti della musica italiana e internazionale. Fin dalla sua nascita, nel 2006, il SEI ha dichiarato la sua vocazione a scegliere artisti eterogenei, emergenti, internazionali, con particolare attenzione alle realtà giovanili. Nelle sue prime edizioni il festival è stato itinerante e ha ospitato artisti come Daniele Silvestri, Kings of Convenience, Vinicio Capossela, Jon Spencer Blues Explosion, Cat Power, Baustelle, Gogol Bordello, Skatalites, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Teatro degli Orrori, Mannarino, Avion Travel, Negrita, e molte altre realtà pugliesi emergenti e giovanili.
Dal 2015 il festival ha come location principale San Cataldo, marina alla periferia di Lecce. Da anni San Cataldo, appendice sul mare della città di Lecce, vive una condizione di marginalità, pur avendo grandi potenzialità dal punto di vista paesaggistico. Il Sud Est Indipendente, insieme a diverse realtà del territorio, vuole investire in questo luogo per intraprendere un lavoro di animazione culturale votata alle nuove generazioni di fruitori e alle nuove proposte artistiche provenienti dal territorio.

Obiettivi sulla Marina di San Cataldo
Il festival nasce, cresce e si trasforma per offrire sul territorio una forma di intrattenimento nuova e di approfondimento e conoscenza di realtà emergenti. Il fine è l’accrescimento culturale del territorio e del suo pubblico, la formazione di nuovi ascoltatori e l’animazione e attivazione di luoghi e spazi per la musica dal vivo.
Attraverso una serie di partenariati intende rafforzare la sua vocazione interculturale e di promozione della creatività giovanile, allargandola anche a nuovo pubblico. In particolare quest’anno, accanto alla normale programmazione, sono state attivate una serie di attività laboratoriali in collaborazione con Poiesis, Sum e Adriatik finalizzate a una fruizione della musica accessibile a tutti e inclusiva anche per i ragazzi diversamente abili, al coinvolgimento delle comunità straniere residenti a Lecce e alla composizione di una band multietnica del SEI che si esibirà durante il festival. Grazie alla collaborazione con SwapMuseum si svolgeranno dei laboratori sul rapporto tra arte e musica rivolti ai ragazzi per avvicinare le nuove generazioni alla fruizione attiva della cultura. Con i bambini sarà impegnata l’associazione Fermenti Lattici attraverso l’organizzazione di una serie di percorsi ludici e laboratoriali sui miti del rock, l’integrazione, l’ambiente. Sono previste infine anche una serie di presentazioni di libri presso altre location di San Cataldo e uno spazio dedicato all’arte contemporanea (nel 2017 l’installazione “Erebo” a cura di Paolo Ferrante).
Tutto questo attribuisce al festival un carattere multidisciplinare e appetibile a diverse fasce di pubblico, moltiplicando le possibilità per il festival di accedere a forme di sponsorizzazione e finanziamento nuove, aumentando di conseguenza la sua sostenibilità economica. Tra gli obiettivi del festival c’è quello di promuovere non solo la musica e la cultura locale ma di portare a uno sviluppo dell’audience non solo dal punto di vista numerico ma anche della conoscenza. Per questo motivo è da sempre un festival di proposta, talvolta a scapito degli introiti che, solo in date più “sperimentali”, ha registrato un passivo. L’intento è seguire il trend di crescita che comunque si registra di anno in anno, prevedendo nei tre anni un aumento di pubblico, di entrate e di investimento.

Un festival in rete
La realizzazione di festival ed eventi culturali sono occasioni per intrattenere il pubblico ma anche per trasmettere messaggi importanti. È per questo che da anni la cooperativa Coolclub ha stabilito reti di collaborazioni tese ad ampliare l’offerta culturale che non si limita esclusivamente alla musica. Il mondo dello spettacolo dal vivo ha il dovere di interrogarsi su temi importanti come la sostenibilità, l’inclusione sociale, la formazione. Per questo il Sud Est Indipendente punta sulla formazione di nuovo pubblico, investe sui giovani, sceglie la multidisciplinarietà.
La Cooperativa Coolclub si è fatta promotrice insieme ad altre realtà locali del progetto “RE-MARE” che prevede oltre il festival, altre attività curate da Associazioni e imprese presenti sul territorio per ravvivare le marine Leccesi.

L’Investimento Economico
Nei tre anni passati a San Cataldo, l’investimento complessivo in termini economici è stato di circa 100000€ in media circa 30000€ annui in parte destinati ai Cachet artistici ma in buona parte investiti su l territorio in termini di promozione, produzione tecnica, produzione di forza lavoro.

Il festival e le istituzioni
Da anni il Sud Est Indipendente è patrocinato dal Comune di Lecce (dal 2013 al 2017) e realizzato con la collaborazione della Regione Puglia e Puglia Sound (nel 2015), è stato più volte inserito in svariate reti di festival pugliesi. La collaborazione tra realtà territoriali, diverse per vocazione e tematiche, rappresenta un moltiplicatore di visibilità per i singoli partner. Organizzare una serie di attività transgenerazionali (bambini, ragazzi, adulti) è lo strumento utile per coinvolgere un pubblico eterogeneo e soddisfare più bisogni e richieste del territorio possibili.
Ogni anno un comparto della cooperativa è impegnato nella ricerca di bandi pubblici a sostegno del festival. Per questa edizione il Sud Est Indipendente è vincitore del bando “S’illumina” della Siae Il bando rivolto al sostegno di progetti di promozione culturale e di attività culturali nelle periferie urbane, promossi da enti pubblici e privati.
In linea con i Bandi triennali di spettacolo della Regione Puglia, il Festival è stato proposto come progetto (in fase di valutazione) raccogliendo numerose partnership “affiliate” compresa quella del Comune di Lecce.
Ha oltre l’anno corrente progettato le prossime edizioni.

SEI – SUD EST INDIPENDENTE 2017
L’edizione 2017 del festival Sud Est Indipendente se da un lato si presenta in continuità con le precedenti edizioni per tipologia della proposta, dall’altro si propone con una serie di elementi di novità che definiscono un profilo di festival più moderno attento al contemporaneo e sintonizzato con la richiesta del territorio.
Gli assi portanti di questa edizione del festival sono: attenzione alle realtà emergenti e giovanili del territorio, multidisciplinarietà attraverso l’attivazione di laboratori finalizzati al coinvolgimento di nuovo pubblico (le famiglie e i più piccoli), l’accessibilità, l’integrazione, la sostenibilità, la destagionalizzazione con la realizzazione di una serie di attività di intrattenimento e approfondimento nel corso di tutto l’anno, il lavoro attraverso l’impiego all’interno della cooperativa Coolclub di nuove figure professionali e nuove assunzioni.
Il nucleo centrale del festival si svolge, come di consueto, durante gli ultimi giorni di luglio, dal venerdì alla domenica. Le scorse tre edizioni, quella in corso e, previsionalmente, le prossime due si svolgeranno a San Cataldo, marina di Lecce. Il programma prevede il 28 luglio una serata con alcune delle realtà più interessanti della musica pugliese. Il 29 luglio una panoramica sulle nuove proposte della musica alternativa nazionale. La serata del 30 luglio prevede la presentazione di un progetto speciale targato Sud Est Indipendente. Nel corso dell’estate sono previste una serie di date che vedono il Sud Est Indipendente gemellarsi con altri festival del territorio. È il caso del SoWhat festival che si svolge nel bellissimo sito del convento degli Agostiniani di Melpignano, in provincia di Lecce, che il 12 e il 13 agosto ospiterà una serie di realtà locali e due tra i gruppi rivelazione dell’anno: Lo Stato Sociale e Baustelle. Le collaborazioni del SEI si diramano a livello regionale. Per l’estate 2017 il festival co-firma le due date pugliesi di Mannarino (1 Luglio a Molfetta, 16 agosto a Gallipoli). Come ogni anno il SEI organizza una data off nella suggestiva location dell’Anfiteatro Romano di Lecce, uno degli attrattori turistici della città; quest’anno l’evento speciale del SEI si svolgerà il 19 agosto e ospiterà Le Luci della Centrale Elettrica.

Oltre alle attività calendarizzate è già attiva, a partire dallo scorso aprile, una programmazione all’interno degli spazi del Castello di Corigliano d’Otranto ed è già stata realizzata con successo una rassegna all’interno dell’Ammirato Culture House con il sostegno
della fondazione canadese Musagetes, inoltre è stata realizzata una rassegna di concerti all’interno delle Officine Cantelmo di Lecce e sono in programmazione gli eventi per il prossimo autunno (live previsti presso Lastation di Gagliano del Capo) e per tutto il corso del 2018.

SEI – SUD EST INDIPENDENTE 2018
Senza perdere gli elementi di novità introdotti nel corso degli anni, il festival investirà più energie per l’ampliamento delle proposte correlate e i nomi in calendario per continuare a crescere anche per l’edizione 2018.
Dopo l’andamento sinusoidale dei primi anni, caratterizzati da fasi alterne, il festival si è attestato nel corso delle edizioni su un trend positivo. Alcune delle iniziative in programma, quelle più “main stream”, servono a ridurre il deficit del SEI festival che si svolge in un luogo periferico (la marina di San Cataldo) è fuori dai grandi flussi turistici per tre giorni, non nel mese di agosto. Impreziosire il cartellone significa attrarre più pubblico, così come aumentare le collaborazioni e attivare nuove reti territoriali significa coinvolgere più persone e i pubblici di riferimento dei partner.
Continua anche nel 2018 la ricerca di fondi pubblici e sponsor privati per aumentare il margine di cofinanziamento e diminuire il rischio d’impresa. Oltre all’attività estiva la cooperativa Coolclub continuerà la sua attività di concerti anche nel periodo invernale allargando l’area di intervento e il numero di partner e collaborazioni.
L’incremento complessivo delle entrate, e proporzionalmente delle uscite previsto per il 2018, rispetto all’annata precedente è di circa il 5%, il fine è quello di ridurre se possibile il deficit, obiettivo da conseguire è invece non aumentarlo. Il festival persegue quindi la crescita generale, con la proiezione al quinquennio di una sostenibilità. Al momento la sussistenza della cooperativa Coolclub è garantita da una serie di servizi e di attività che vengono svolti oltre a quella del festival. L’optimum sarebbe portare anche l’attività del festival, prima in una posizione di pareggio e in seguito di guadagno.
Di seguito i primi artisti proposti dalla direzione artistica per l’edizione 2018: Motta, Cosmo, Populous, Brunori sas, The Giornalisti, Carmen Consoli, Morrisey, David Byrne

SEI (SUD EST INDIPENDENTE) 2019
L’edizione 2019 del festival intende aggiungere un ulteriore elemento di novità. Stimolato a un pensiero in prospettiva il SEI sta costruendo una serie di pacchetti per incrementare il turismo culturale. Attraverso la collaborazione con agenzie di viaggio e strutture ricettive e tour operator sta realizzando dei pacchetti finalizzati alla fruizione degli eventi in programma all’interno dei festival a cui collegare poi una serie di offerte di escursioni più classiche (enogastronomia, natura, beni culturali). Il SEI, giocando anche con il suo nome, punta sul principio identitario, sul riconoscimento dello spettatore. La domanda è: chi sei? A questo intende rispondere la prossima programmazione. La sfida è profilare sempre meglio l’audience e rispondere in modo aderente alla reale domanda. È previsto un incremento dell’investimento di circa il 10% e una sensibile ma significativa riduzione del deficit. Si conta di aumentare per l’intero il numero di spettacoli programmati e di incrementare anche la qualità della proposta artistica.